L’Isola di Maui
Maui è un’isola strepitosa, con resort eleganti e raffinati sulle spiagge più belle, con un itinerario (preferibilmente da fare in auto) tra i più suggestivi e mozzafiato al mondo e con il percorso di trekking che ci riporta sino all’origine stessa dell’isola nell’Haleakala Nationa Park!
Spiagge
Le spiagge dell’isola di Maui sono suggestive, con una sabbia chiarissima e un mare limpidissimo. Dietro ogni curva si nasconde sempre un paesaggio mozzafiato! Ogni spiaggia è differente e il vento, le onde e i raggi del sole lo rendono costantemente diverso. Moltissimi dei resort presenti sull’isola son in prima linea sul mare. Offrono quanto di meglio si possa desiderare per una indimenticabile vacanza romantica o all’insegna dello sport e dello svago. Il nostro hotel era a Lahaina, collocata nella zona nordoccidentale dell’isola. Questa località di mare è molto bella, le spiagge anche se non amplissime consentono delle lunghe passeggiate. La sera, al tramonto la luce del sole rende ancora più vividi i colori della vegetazione. A quanto pare questo punto rappresenta la location ideale per i servizi fotografici delle coppie in luna di miele!!! Il centro abitato non troppo distante, con i suoi centri commerciali e le sue aree pedonali son stati di grande aiuto soprattutto la sera. Un’altra zona di mare che ci è piaciuta è quella che corre parallela alla S Kihei road, sino alla zona di Wailea – Makena. Qui ci sono più rocce vicino alla riva ed infatti questa zona è presa d’assalto dagli amanti dello snorkeling. I locali, i centri commerciali e i mercatini di frutta e minuterie lungo la strada rendono la zona sempre molto vivace e trafficata.
Hana Highway
L’Isola di Maui al pari se non più delle altre è un vero e proprio mix di climi e paesaggi. Percorrendo in auto la Hana Highway da Kahului sino al piccolo paese di Hana abbiamo avuto un’idea molto precisa di questa diversità. La strada che costeggia ripidissimi versanti che danno verso il mare, è piena di tornanti. Vanta 54 ponti ad una sola corsia ma merita tutta la fatica! Oltre le suggestive scogliere, abbiamo ammirato immense foreste di piante tropicali, piccoli boschi di bambù, cascate e ruscelli. Questi ultimi generavano un’enormità di bellissime piscine naturali prima di tuffarsi in mare. Più ci avvicinavamo ad Hana e più questi lussureggianti paesaggi lasciavano posto alle praterie, immense, sconfinate, che terminavano direttamente sull’oceano. Case colorate con recinti bassi e giardini ben curati ci hanno dato il benvenuto in paese, offrendoci la possibilità di trovare un po’ di frutta fresca e di riposo prima di procedere con la parte più difficile del percorso.
Il versante Sud
Con una buona dose di fortuna (spesso la strada è interrotta) abbiamo proseguito il viaggio lungo la strada che da Hana ci avrebbe permesso di tornare alla città di Kahului costeggiando anche il versante sud dell’isola. In questa zona si incontrano paesaggi quasi texani, i ranch fanno posto ad abitazioni lussuosissime incastonate in promontori panoramici intervallati da colate laviche nere e prive di vegetazione. L’unica nota poco accattivante è proprio la strada, spesso ripida e sterrata. Il verde brillante dell’erba, il rosso del terreno, il nero della lava e il blu dell’oceano rendono il paesaggio vibrante e vivo nonostante la grandissima desolazione dei dintorni. Questo è anche il luogo meno abitato dell’isola, più colpito di recente dalle colate laviche ed anche il meno visitato.
Haleakala State Park
Chi però volesse capire qualcosa di più sulla storia dell’isola può decidere di visitare l’Haleakala State Park, il parco naturale istituito sul vulcano che costituisce il 75 % dell’isola di Maui.
Per raggiungere il parco abbiamo lasciato il resort e le splendide spiagge parallele all’Honoapiilani Highway e ci siamo diretti verso nord. Abbiamo attraversato ancora una volta la città di Kahului percorrendo una zona decisamente meno rurale di quella incontrata nella parte est di Maui. Qui le ville sui versanti sono spettacolari e godono di splendidi paesaggi sia sul mare che sul vulcano. Con un po’ di fortuna, traffico e nubi permettendo, siamo riusciti anche a vedere l’isola di Molokini dalla caratteristica forma di luna crescente. E’ stato divertente l’essere sempre “inseguiti” dalle nubi. Come spesso accade infatti alle Hawaii queste si formano in maniera repentina e le correnti aeree le spingono verso l’alto e contro i pendii. E’ stato veramente difficile fare una foto panoramica!
La salita
Una volta iniziati i tornanti più impegnativi la vegetazione ha cominciato a cambiare. Niente più alberi ma solo piccoli cespugli son rimasti ad accompagnarci nell’ascesa. Su strada abbiamo trovato dei belvedere panoramici o sui crateri o sui versanti più ripidi ma decisamente più utili sono stati i punti di informazioni turistiche. All’interno si possono ammirare i plastici delle conformazioni vulcaniche dell’Haleakala e si possono acquistare delle utilissime felpe (che andavano a ruba!). Il vulcano infatti è alto 3000 metri e più si sale di quota, più l’aria diventa fredda e pungente. Una volta arrivati quasi in cima, sino all’ultimo centro visitatori, il paesaggio è cambiato ancora una volta. La vista era perfetta e completa di tutta la caldera, un paesaggio lunare mozzafiato di questo enorme vulcano scudo. La depressione interna non è uniforme, lungo i pendii sporgono e resistono all’erosione piccole montagne di roccia rossastra. Abbiamo avuto l’impressione di vedere tante piccole montagne dentro una ancora più grande. L’erosione dovuta al freddo e alla pioggia ha smussato enormemente il materiale vulcanico che ricopre tutta la caldera creando all’apparenza un manto quasi soffice e brillante fatto di piccoli pezzi di ghiaia e sabbia dalle mille sfumature di rosso, nero e marrone. Onnipresenti ancora una volta le nuvole che dai pendii esterni la caldera tentavano invano di entrare nella depressione. Da questo punto si possono fare tantissime escursioni.
In cima all’isola
Ci sono miglia e miglia di sentieri più o meno visibili da percorrere o a piedi o a cavallo. Alcune portano sino alla zona est di Maui, verso Hana e le spettacolari scogliere. Altri si avvicinano ad alcune formazioni dentro la caldera e permettono di scoprire le forme vulcaniche più famose e curiose. Il percorso da fare non è per tutti i visitatori. Occorre essere in buone condizioni fisiche (l’ossigeno a 3000 metri di quota scarseggia), avere una buona scorta d’acqua ed essere ben coperti per il freddo. A queste altitudini non è raro arrivare anche a pochissimi gradi sopra lo zero. Il territorio arido, aspro, assolutamente inospitale è invece l’habitat ideale per una delle poche forme di vita di queste zone. La pianta che cresce solo qui, la silversword (Argyroxipium sandwicense subsp. macrocephalum) è purtroppo ad altissimo rischio d’estinzione. La sua forma, il colore d’un grigio/bianco quasi accecante alla luce del sole, la rende l’abitante perfetto del paesaggio lunare. Alcuni di questi esemplari li abbiamo ammirati nell’ultimo e più alto belvedere della montagna, vicino al famosissimo osservatorio. È stato veramente strano poi, sulla via del rientro, pensare che nemmeno a 40 km di distanza fossimo sopra la cima di un vulcano. Dinnanzi a noi il caldo invitante del mare hawainano ci attendeva per un ultimo tuffo prima di cena!
Iao Valley State Park
Un’altra escursione che ci ha permesso di terminare gli spostamenti sull’isola è quella che ci ha portato alla scoperta dello Iao Valley State park collocato all’interno del secondo e più piccolo vulcano di Maui. Considerata una zona sacra dagli abitanti originari dell’isola molti secoli fa è stata anche teatro di cruente battaglie. Questa valle è totalmente circondata da delle altissime montagne che dall’esterno sembra quasi che la proteggano o la nascondano. Lo sperone di roccia che si trova all’interno dicono sia l’attrazione più fotografata dell’isola: lo Iao Needle è totalmente circondato dalla lussureggiante vegetazione ma molto spesso avvolto dalle nubi. Quello che rende unico questo posto è a mio parere la via d’accesso alla valle. Per entrarvi occorre passare ai piedi di due montagne seguendo soprattutto il percorso del fiume mentre le acque seguono una direzione contraria. La foresta, il fiume e l’estremo isolamento dell’area rendono questo posto molto interessate.
Maui ci ha sorpreso dal primo attimo in cui siamo atterrati sull’isola. Le sue origini vulcaniche, il clima sempre mutevole, i paesaggi differenti e quasi contrastanti, il senso di libertà e di americanità che rende tutto possibile ci hanno fatti innamorare di questo paradiso dai mille colori. Prima della partenza l’abbiamo salutata come meritava, con un Mai Tai lasciandoci per un’ultima volta incantare dal tramonto sul mare!
Il Blog dell’Isola di Maui è stato scritto da Marisa – Dal viaggio di Marisa e Giuseppe – ottobre 2015
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